È tempo di pensare che la fine del capitalismo, e delle sue presunte comodità, sia meno rischiosa della terza guerra mondiale verso cui ci sta conducendo.

Sembra incredibile, arriviamo impreparati nel momento preciso in cui si avvera ciò che avevamo previsto in dettaglio. Dove per “noi” Paolo Cacciari intende i movimenti critici della globalizzazione neoliberista e per accadimenti “previsti” intende ciò che sta facendo la nuova amministrazione statunitense.

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