Proposta di legge regionale per la reindustralizzazione e prospettive di mobilitazione – Torniamo a dettare legge
Durante l’iniziativa, sarà presentato il testo della proposta di legge regionale e le prossime tappe della mobilitazione. A seguire, vogliamo chiederci tuttə insieme come far pressione e mobilitarci dal basso per determinare l’intervento pubblico delle istituzioni politiche e stare al fianco del collettivo.
Intervengono:
– Andrea Roventini – professore di Economia presso la Scuola Sant’Anna di Pisa
– Benedetta Celati – assegnista di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università di Bologna
– Collettivo di fabbrica Gkn
Aula F – Polo Fibonacci – Pisa
– ORE 17.30 – Proposta di legge regionale per la reindustralizzazione e prospettive di mobilitazione –
Exploit Pisa – Largo Bruno Pontecorvo
– ORE 20:00 – Aperitivo condiviso
– ORE 21:00 – Reading teatrale “La prima cosa fu l’odore del ferro”, tratto dall’omonima graphic novel di Sonia Maria Luce Possentini e interpretato dallə operaiə della ex-Gkn.
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La lotta del Collettivo di fabbrica della ex-Gkn vive un momento caldo e decisivo.
Dopo oltre mille giorni di presidio permanente, dal 9 luglio 2021 a oggi, gli operai non hanno avuto ancora alcuna risposta circa il futuro del loro lavoro e della fabbrica.
Sia la nuova proprietà (Borgomeo, che aveva acquisito lo stabilimento nel 2022, dopo la chiusura di Melrose), sia il Governo, continuano a offendere la dignità dei 180 dipendenti rimasti in azienda, con una tattica del silenzio e del logoramento.
Lo scorso dicembre, il Tribunale di Firenze ha annullato (per la seconda volta) i licenziamenti di Borgomeo per condotta antisindacale (si tratta del secondo decreto ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori, che obbliga la proprietà a un piano di reintegro dei lavoratori).
Quella che era una buona notizia, che conferma la condotta illegale di Borgomeo, si rovescia in un’ulteriore offensiva padronale: quella di non pagare gli stipendi, sempre illegalmente, malgrado l’annullamento dei licenziamenti. Nel frattempo, l’azienda propone delle buonuscite individuali per convincere gli operai ad abbandonare la lotta e facilitare lo svuotamento dello stabilimento.
L’attacco contro il Collettivo è diventato molto duro (stipendi non pagati, richiamo allo sgombero, incursioni, provocazioni, minacce, il distacco della corrente).
Ma dopo oltre 4 mesi senza stipendio, il Collettivo di fabbrica rilancia di nuovo, su un piano ambizioso e decisivo: una proposta di legge regionale, che prevede l’intervento della Regione ad acquisire lo stabilimento e mantenere la finalità produttiva e socialmente occupazionale dello stabilimento, ed evitarne usi speculativi, come l’attuale liquidatore vorrebbe.
In particolare, il progetto di reindustrializzazione scritto dal basso, dal cervello sociale del Collettivo di fabbrica e dellə suə solidalə, si articola in due campi produttivi: pannelli fotovoltaici e mobilità leggera.
L’azionariato popolare dello scorso autunno aveva raccolto oltre 700.000€ per l’acquisizione di quote all’interno della società cooperativa GFF (Gkn-for-future), da parte di cittadinə, associazioni, delegatə sindacali, solidali, movimenti climatici. Anche da Pisa, abbiamo partecipato all’azionariato popolare, con una rete di realtà collettive e di singoli che ora sentono l’urgenza di ritrovarsi di nuovo e discutere della proposta di intervento pubblico.
L’azionariato popolare, infatti, non può sostituire l’intervento pubblico: lo affianca, lo sfida, gli mette pressione e toglie alibi. Lo stabilimento deve essere rilevato dal pubblico e messo a disposizione della cooperativa e dei progetti di reindustrializzazione. Purtroppo, finora, la necessità dell’intervento pubblico non ha ancora trovato alcuna risposta e rappresenta dunque la fase “finale”, decisiva, interamente politica, della lotta.
evento co-promosso da Exploit Pisa – Collettivo di fabbrica GKN – Una città in comune – Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno – Chicco di Senape – Bottega del Mondo – Alternativa Giovanile Territoriale Pisa
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