Negli ultimi due mesi, Ripess Europe – la rete dell’economia sociale solidale Europea – si è concentrata maggiormente sulle notizie relative ai suoi membri in tutto il continente. Adesso vorremmo anche condividere alcuni importanti sviluppi nell’ecosistema dell’economia sociale solidale in Europa, che nonostante la tendenza alla privatizzazione di tutte le sfere dell’economia e della vita sociale, continua a brillare.

La lunga durata delle reti nazionali e regionali contribuisce ad approfondire le radici dell’ESS: se da un lato le piattaforme dell’ESS influenzano le politiche pubbliche a favore dei suoi attori, dall’altro creano le proprie “istituzioni” che derivano dai valori e dalle priorità uniche che stabiliscono. Per questo motivo, la rete spagnola REAS RdR ha presentato l’Audit sociale/Bilancio 2023, ricco di indicatori sui progressi complessivi dell’ESS nel Paese e sul processo di misurazione del valore sociale e ambientale delle quasi mille imprese di ESS della rete.

In Germania il nostro membro TechNet ha svolto un ruolo attivo negli sviluppi delle politiche pubbliche a livello nazionale, mentre in Austria si è svolta di recente una conferenza molto proficua sull’ESS presso l’Università di Graz: potete leggere entrambe le notizie nella newsletter. Nel frattempo, se è vero che l’economia non monetaria è poco praticata nel Nord globale, abbiamo deciso di ripubblicare l’intervista dell’ILO/OIL sulla moneta sociale complementare di Ginevra, in Svizzera, che sostiene l’economia locale e crea posti di lavoro resistenti.

Il riconoscimento dell’ESS a livello internazionale è sempre più alto, come si può leggere nell’articolo di Jean Rossiaud, che riassume il percorso politico di successo degli ultimi due anni. Ma è anche ad alto rischio, sia per le promesse vuote che non vengono mantenute dai governi (a tutti i diversi livelli), sia per un green e social washing, in cui la solidarietà scompare e viene assorbita dal business (sociale) di sempre.

Ripess Europe ha formulato un documento politico sulla “Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea” del 9 novembre 2023 sullo sviluppo di condizioni quadro per l’economia sociale e i membri del Coordinamento hanno seguito il processo di Nyeleni per il movimento internazionale sulla sovranità alimentare verso il Forum mondiale della sovranità alimentare del 2025.

Per quanto importanti siano le attività, le azioni collettive, l’advocacy e i progetti, lo sono anche gli annunci e le dichiarazioni pubbliche sulle questioni sociali. La giustizia sociale e i diritti umani sono violati ovunque e le reti dell’ESS, in quanto parte di una società civile attiva, hanno voce in capitolo per promuovere la cultura della nonviolenza e della cooperazione in tutti gli aspetti della vita politica e sociale.

L’anno si chiude con guerre e conflitti in molti Paesi e soprattutto in Medio Oriente, con un orribile bilancio di morte e distruzione che sta ipotecando il futuro di intere popolazioni, arricchendo al contempo i produttori e i venditori di armi. Cosa possiamo fare per non essere complici involontari? Quali forme di cooperazione con le vittime della violenza e con gli attivisti nonviolenti locali possiamo mettere in atto?

Infine, mentre ci lasciamo alle spalle l’ennesima deludente COP sul clima, dirottata dalle lobby della finanza e dell’industria dell’energia fossile, il prossimo anno si apre con diverse convergenze e appuntamenti importanti, in Europa (con le elezioni del Parlamento europeo) e non solo. Come movimento sociale solidale, dobbiamo alzare la voce e reclamare un futuro migliore per tutti – come indica il Manifesto “Time for Collective Action – Community-led initiatives and the European Green Deal” (E’ l’ora per l’Azione Collettiva: le iniziative promosse dalle comunità e il Green Deal europeo”), che stiamo promuovendo con ECOLISE: non facciamoci cogliere impreparati e uniamo le forze per ascoltare con attenzione e farci ascoltare da chi ha perso la speranza. Abbiamo bisogno di un’immaginazione e di un’azione più radicali per continuare a praticare l’utopia.

Editoriale della newsletter del 14/12/23 a firma Georgia Bekridaki e Jason Nardi, per RIPESS Europe.  Per ricevere la newsletter (in inglese, francese o spagnolo) è possibile iscriversi qui.