Molte atrocità vengono commesse nel segno di un’autodifesa che, proprio per il fatto di garantire una giustificazione etica permanente alla rappresaglia, non conosce alcun limite, lo ha spiegato in modo impeccabile Judith Butler, filosofa statunitense, ebrea e nonviolenta.

Il diritto internazionale è nato proprio per superare la logica della vendetta. Diritto che oggi viene retoricamente aggirato con il meccanismo propagandistico della “nazificazione” del nemico…

La rappresaglia senza limiti, ossia la vendetta spietata, è tornata ad essere il nuovo paradigma dominante nelle relazioni internazionali.

Abbiamo bisogno di una nuova cultura politica per imparare a non opporci alla logica della vendetta con i suoi stessi mezzi.

Proponiamo la lettura dell’articolo di Pasquale Pugliese pubblicato su Comune-info