Condividiamo un articolo della rivista Altreconomia, che anticipa la pubblicazione dell’editoriale del numero di ottobre del direttore, Duccio Facchini.
Il tema dei “titoli di guerra” emessi da Tel Aviv dopo il 7 ottobre per finanziare anche l’idrovora militare e quindi l’aggressione contro Gaza e la Cisgiordania è ancora attualissimo e controverso.
Quando la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese, dedica un intero rapporto all’economia dell’occupazione che in Palestina si è fatta “economia del genocidio” non lo fa per caso. Squarciare il velo degli interessi economici e fare i nomi delle più importanti multinazionali del Pianeta coinvolte costa caro. Gli Stati Uniti l’hanno infatti “colpita al cuore” imponendole sanzioni illegali e aberranti che -per l’ignavia della Commissione europea e del governo italiano- le impediscono persino di aprire un conto corrente nel Paese in cui è nata (si veda la conferenza che Altreconomia ha svolto al Senato il 4 settembre).
Altreconomia è tornata a interpellare le principali banche italiane e ci informa delle risposte di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm. E il caso spiazzante di Bper (Arca Fondi).
—
Per scaricare il report di Francesca Albanese “From economy of occupation to economy of genocide”: