Essere consumatori vuole dire votare col portafoglio. Ogni giorno ci troviamo acquistiamo qualcosa e quasi sempre non ne conosciamo la storia. E’, però, sempre più forte, e a maggior ragione dopo la batosta pandemica, il bisogno dei consumatori di conoscere la filiera produttiva e l’impatto economico, sociale e ambientale del prodotto acquistato.

Negli ultimi 20 anni sono nate nuove imprese – soprattutto sociali – che hanno messo al centro la tutela dei diritti dei lavoratori e la qualità dell’impatto sociale della filiera produttiva contribuendo al formarsi della sensibilità che oggi vediamo.

Tuttavia questo mercato resto un mercato di nicchia, con una sostenibilità economica molto fragile. Viene principalmente sostenuto da consumatori con un livello culturale medio-alto, con una forte spinta ideologica motivazionale e, spesso, già attivi nella società civile.

Molte delle realtà produttive sono sorte nella nostra regione e nella provincia di Napoli e il mondo del volontariato ha contribuito al loro rafforzamento e alla loro promozione. Con un carattere distintivo: la lotta al caporalato, al pregiudizio sociale, ai mercati criminali: prodotti di terre confiscate, pomodori raccolti in condizioni di dignità economica, caffè torrefatto da donne carcerate, prodotti del commercio equo e solidale.

Essere volontari vuol dire mettersi in gioco con il proprio tempo, le proprie competenze e idee, a servizio della Comunità. Purtroppo negli ultimi anni il volontariato ha perso il mordente e la capacità di coinvolgimento e attivazione degli anni ’00 ed è alla ricerca di nuove strategie di “reclutamento”, che non possono accontentarsi solo del servizio civile nazionale.

Il progetto ACCIPICCHIA vuole creare una cordata tra ODV, APS e imprese sociali per, da un lato, promuovere i prodotti dei mercati “sani” a chi ancora non li conosce, e dall’altro, promuovere il Volontariato/Associazionismo  come azione rivoluzionaria di responsabilità comunitaria. Un intervento che significa sensibilizzare i propri volontari sulle scelte di acquisto, girare per le scuole di Napoli e provincia per educare i ragazzi al consumo critico e far conoscere loro lo sfruttamento della filiera, inventarsi nuovi canali di vendita dei prodotti solidali, costruire nuove alleanze, anche con il profit, discutere ipotesi di miglioramento delle loro strategie di marketing.

Ma che significa, anche, raccontare e far raccontare il volontariato, promuoverlo nelle diverse forme assunte, anche qui, farlo uscire dalla nicchia per trasformarlo in “massivo”.

Un progetto che vuole, quindi, rafforzare la rete del sociale sul territorio, favorendo la reciprocità tra ODV/APS e cooperative sociali, lo scambio di pratiche di attivazione, la costruzione di proposte di advocacy alle Istituzioni. Le ODV/APS sostengono le cooperative sociali produttrici di economie sociali e di valore e le cooperative sociali stimolano i propri clienti al volontariato e alla cittadinanza attiva.

• Coordinamento di progetto (amministrazione e finanziario);
• Ideazione e organizzazione presidi di promozione economie…;
• Attivazione presìdi di promozione;
• Preparazione contenuti incontro con studenti presso Istituti scolastici;
• Ideazione e realizzazione dei contenuti campagna promozione volontariato/Associazionismo
• Incontri formativi con studenti;
• Comunicazione e promozione di progetto;
• Giornata Flegrea dell’economia sociale e solidale

• Coordinatore volontario
• Referente amministrativo volontario
• Consulente fiscale volontario
• N. 2 volontari per i presìdi e per campagna volontariato
• Ideazione e stampa materiali (1500) campagna volontariato e promozione prodotti. Costi  grafica e stampa 200 euro.
• N. 2 educatori
• Richieste occupazione suolo
• Allestimento presìdi/ acquisto prodotti ECOSOL E COMES   costi 500 euro

 TOTALE 700 euro