Il problema è che continuiamo a far finta di non vedere.

Nel 2022 la spesa pubblica ha superato il 50% del Prodotto interno lordo mentre la pressione fiscale è di poco superiore al 42% del Pil. La spesa sociale indifferibile -quella del welfare– ha raggiunto i 615 miliardi di euro su un totale di spesa di 1.100 miliardi di euro, con una crescita di 140 miliardi dal 2019.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto di Oxfam, l’1% della popolazione mondiale ha visto crescere nel biennio pandemico 2020-21 la propria ricchezza, in termini reali, di 26mila miliardi di dollari, pari al 63% dell’intero incremento; in Italia le percentuali sono state più o meno le stesse. Lo stesso rapporto mette in luce che lo strumento per frenare una simile polarizzazione e la moltiplicazione delle disuguaglianze è costituto dall’adozione di un diverso sistema di tassazione che sia realmente progressivo.

Lo slogan meno tasse, è evidente, favorisce solo i super ricchi e peraltro l’Italia presenta altri numeri impietosi.

Leggi l’articolo di Alessandro Volpi sul sito di AltrEconomia