Una proposta di lettura da Comune-info in ricordo di James C. Scott scomparso nei giorni scorsi all’età di 88 anni, che per anni è stato Docente di Scienze politiche e Antropologia all’Università di Yale e che ha contribuito a cambiare concetti fondamentali come rivoluzione, movimenti sociali e speranza, legandoli alla vita di ogni giorno delle persone comuni.
Nelle strutture di dominio su larga scala i subordinati hanno sempre una vita sociale piuttosto intensa che si svolge fuori del controllo diretto del dominante. È in questi ambienti separati che spesso prende forma una critica comune della dominazione. Seguendo questa traccia, James Scott ha suggerito come le storie e i canti popolari, le barzellette e il teatro dei senza potere ma anche i pettegolezzi, le dicerie e i mugugni sono veicoli tramite i quali coloro che vivono in basso alimentano una critica del potere nascondendosi dietro l’anonimato o dietro interpretazioni innocue del proprio comportamento. Tali modi di ribellarsi al potere si affiancano ad altri non sempre riconosciuti come tali dalla storia ufficiale, come il bracconaggio, la pigrizia, i furtarelli, le fuga: tutte insieme, queste forme di insubordinazione possono essere definite l’infrapolitica dei senza potere.
Comune-info ricorda la grande lezione di Scott, noto per il suo straordinario Il dominio e l’arte della resistenza, pubblicandone la prefazione che puoi leggere cliccando qui.