Il disastro di Valencia ci dispiega sugli schermi il futuro di noi tutti.
Sarà così nelle conseguenze, anche se in modi differenti, sempre più spesso e ovunque, ora qui e ora là.

Oltre al numero dei morti (che non vediamo) quello che più ha colpito l’immaginazione sono le centinaia se non migliaia di auto accatastate una sull’altra dalla furia delle acque.
È l’immagine che ci restituisce meglio l’insensatezza del nostro modo di vivere e la sua fine; la congestione del traffico in cui è immersa la nostra vita quotidiana trasformata in un ammasso quasi inamovibile di fango e ferraglie.

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