Report della delegazione RIES a cura di Soana Tortora (Solidarius Italia)

Calabria paesaggio da EcolandiaUn viaggio iniziato dal Nord. Si, dal Nord della Calabria. Da Cosenza e dalla sua Università di Arcavacata di Rende dove il 4 marzo scorso, alla Sala Arrighi del Dipartimento di Scienza Sociale la RIES, arrivata da Firenze, Roma e Lecce, ha incontrato docenti, ricercatori e dottorandi e la Presidente della Mag delle Calabrie per un primo confronto sul lavoro di ricerca sulle aree interne della Calabria che è stato oggetto di una recente pubblicazione curata da Domenico Cersosimo e Sabina Licursi, “Lento pede”.

Giornale su Convegno CalabriaLa “delegazione” della Rete Italiana di Economia Solidale era composta dal Presidente, Jason Nardi, da una componente del Direttivo, Virginia Meo e da Soana Tortora, coordinatrice di Solidarius Italia che con molti docenti di quella Università ha un rapporto “storico”, visto che uno di loro, Giorgio Marcello, è anche uno dei soci fondatori di Solidarius Italia. Al centro dell’incontro proprio il lavoro di ricerca-azione che ha portato alla pubblicazione di “Lento Pede”, un lavoro che per metodologia e contenuto dovrebbe poter essere replicato in ciascuna regione per mettere basi scientifiche ma anche ricche di empatia per i diversi territori e per chi li abita ad un serio processo di sviluppo locale partecipato capace di trasformare davvero il paradigma culturale, sociale ed economico dell’intero nostro Paese.

Proprio per questo possiamo considerare questo incontro come un… assaggio di un confronto ben più ampio che metta in campo saperi ed esperienze che pure si stanno realizzando, da parte di realtà dell’economia solidale, anche in altre aree interne del Paese, tendo conto che la definizione di area interna non ha come unico indicatore quello altimetrico. Sarà una sfida importante quella di creare sempre più forte connessione tra docenti, esperti e insieme appassionati, ed esperienze locali di lavoro comunitario e solidale (DESS, cooperative di comunità, CSA, …) in una relazione di reciprocità che incarni quella che viene definita la Terza Missione dei nostri atenei come esperienze già in atto in altri paesi e in altri continenti (v. quella dell’estenção in vigore nelle università brasiliane) ma che in qualche misura è stata adottata proprio dall’Università della Calabria, sotto l’etichet

ta dei dottorati comunali che legano l’attività di ricerca di dottorandi con interventi sul territorio.  E’ stata anche l’occasione di ri-incontrarsi con Mario Coscarello e il suo lavoro sugli incubatori di impresa sociale e solidale.

Ci siamo lasciati con un “a rivederci” non formale, con l’intenzione di portare anche noi acqua ad un fluire non solo di pensieri e parole ma anche, se possibile, di una progettazione comune che metta insieme ricerca e azione, elaborazione e form-azione.

Con un regionale “veloce” il giorno successivo, il 5, dopo aver salutato Virginia, siamo andati al Sud. A Reggio Calabria, per quello che era l’appuntamento iniziale che aveva provocato il nostro viaggio: il Convegno organizzato dalla Mag delle Calabrie, curato da Gianni Votano, su “L’economia solidale, una sfida al mercato globale – Finanza solidale, mutualismo, commercio equo, accoglienza: esperienze a confronto”, previsto per la sera del 6 marzo.

Camini - paeseLa mezza giornata a disposizione ci ha riservato una grande sorpresa. Partiti con Gianni e sua moglie Rossella nel pomeriggio siamo arrivati a Camini, un paese un po’ più su di Riace, in cui su 800 abitanti, circa 200 sono i rifugiati accolti, molti dei quali sono diventati residenti stabili. La cooperativa di servizi Eurocoop “Jungi Mundu”, di cui è presidente Rosario Zurzolo, in circa 10 anni ha trasformato case e vite: le case del paese, tornate alla loro bellezza originaria ma anche arricchita e resa funzionale dalla maestria del “capomastro” e dei suoi collaboratori alle esigenze dei nuovi residenti ma anche di visitatori; le vite di abitanti vecchi e nuovi.

 

 

 

Già perché le case abbandonate hanno ripreso e dato vita prima di tutto ai nuovi abitanti provenienti dai quattro angoli del mondo ma si sono trasformate anche in albergo diffuso per ospitare non turisti mordi e fuggi ma visitatori disponibili a fermarsi, anche solo per qualche giorno per un viaggio da condividere con la comunità locale e con le nuove opportunità che offre: dalla fattoria al bar-ristorante con specialità locali, al laboratorio di ceramica a quello di tessitura.

Un’impresa non facile ma divenuta nel tempo non solo entusiasmante ma anche economicamente sostenibile, anche per dare prospettive ad abitanti che si erano allontanati dal paese. Ci siamo fermati anche noi per una notte e la fatica delle salite e delle scale si è man a mano andata sciogliendo nel ritmo lento che ci ha conquistato ma che, al mattino, abbiamo dovuto presto abbandonare per rimetterci in cammino verso Reggio, ultima tappa del nostro troppo breve tour, quasi a coronamento di quei tre giorni.

 

Calabria: economia solidale sfida al mercato globale

Proprio il Convegno su “L’economia solidale, una sfida al mercato globale – Finanza solidale, mutualismo, commercio equo, accoglienza: esperienze a confronto” è stato – come abbiamo detto – l’occasione che ha provocato il viaggio, già messo in cantiere da tempo, per visitare luoghi ed esperienze antiche e recenti di economia solidale che la sera del 6 marzo si sono ritrovate presso l’Auditorium “Mons. Gangemi” al santuario di S. Paolo alla Rotonda. Una visione venata da un realistico pessimismo, quella di Tonino Perna, storico apripista di esperienze innovative fra le quali il parco di Ecolandia e di economia solidale, ha sottolineato come il paradigma della crescita abbia contaminato e messo in crisi anche esperienze virtuose, come quella del commercio equo. Le comunità e i distretti di economia solidale, ricordati da Jason Nardi hanno avuto e posso ancor più avere in futuro la funzione di collegare forme differenti e filiere di economia solidale (dallo stesso commercio equo, alla finanza solidale, ai GAS, al turismo responsabile) proprio con la funzione di rafforzarle e di radicarle nei diversi territori.

Mag delle Calabrie - congevno 6 marzo

Maria Francesca De Tullio – co- presidente RIES che nel frattempo, nel pomeriggio si era unita alla “delegazione” – ha sottolineato come, in queste esperienze, l’economia solidale può diventare davvero un’economia di liberazione a partire dalle esperienze di autogestione e beni comuni. A conferma sono arrivate le narrazioni di Rosario Zurzolo su come la spinta solidale all’accoglienza ha saputo trasformare in un luogo vivo un borgo semi-abbandonato; quella di Laura Cirella del Consorzio Macramè sul lavoro con le donne nei terreni e beni confiscati; quella, infine, di Giuseppe Gangemi che ha ricordato che la Mag delle Calabrie con 70.000 Euro di patrimonio raccolto è riuscita ad erogarne il doppio a 41 famiglie che altrimenti non avrebbero avuto alcun accesso al credito. Un risultato che sta incoraggiando la Mag a incrementare la raccolta fondi per poter promuovere in modo sempre più diffuso, attraverso il microcredito, l’uso sociale ed etico del denaro.

E’ un invito, quest’ultimo, che può diventare una proposta concreta per tutta la RIES e che potrebbe rafforzare, da Nord a Sud, la relazione con il coordinamento “MAGico” delle MAG, promuovendo azioni solidali contro l’esclusione finanziaria. Sarebbe un piccolo ma solo un primo risultato di un viaggio breve ma che ci ha suggerito forti ispirazioni. Alla prossima, Calabria!