Sono passati quasi trent’anni dalla nascita del primo Gruppo di acquisto solidale a Fidenza.
Più che tempo di bilanci, per questa straordinaria esperienza che fa forse perfino più fatica a raccontarsi che a resistere alla pressione dell’economia del dominio dei profitti – anche perché ogni gruppo fa, nel bene e nel male, molto storia a sé – è tempo di reinventarsi, perché, come afferma Marco Binotto nelle conclusioni del suo bel libro, “Comunicazione solidale” (Guerini editore), l’economia solidale deve provare sempre nuove strade per riuscire a prefigurare il modello del cambiamento ancora necessario.
Quel che è certo, però, è che per chi si propone di cambiare stile di vita e avere un impatto sulla società, la necessità di comunicare quella scelta è essenziale, altrimenti il senso di farne solo un atto “privato”, privo di rilevanza pubblica e politica, resterebbe segnato davvero da un grande spreco, una grande occasione perduta.
Continua a leggere l’articolo di Comune-info, che riporta la prefazione del libro di Marco Binotto, scritta da Jason Nardi.
Nardi, presidente di Ries, ha lavorato per un anno con il gruppo di studenti del corso tenuto da Binotto. Ne è nato un Osservatorio delle Economie Solidali e Trasformative che sta censendo e studiando le relazioni partendo dalle reti territoriali per mettere in evidenza le connessioni di filiera, di collaborazione e di rete: una vera e propria inchiesta sullo stato di salute del movimento.