TRAIETTORIE ESISTENZIALI. RIFLESSIONI E DIALOGHI SULL’ECONOMIA SOLIDALE
PROPONENTI
DES Vares
L’Isola che c’è
Breve Descrizione
Dalla nascita dei GAS e dei DES sono passati quasi 30 anni. In questo lungo arco di tempo il variegato mondo dell’economia solidale si è sviluppato e messo in rete, ha creato, stimolato e sostenuto progetti solidali spesso innovativi, esperienze di produzione e distribuzione con caratteristiche etiche ed ecologiche che hanno dimostrato come si possano modificare le storture dell’economia convenzionale.
Nel contempo, però, dobbiamo riconoscere che molte realtà nate dalle reti di E.S. non hanno trovato una sostenibilità economica e hanno dovuto chiudere i battenti, il mondo dei GAS già da qualche anno incomincia a mostrare una minor vitalità ed attrattività con una conseguente riduzione nel numero dei gruppi e degli aderenti ed uno scarsissimo ricambio generazionale, anche le piccole botteghe di commercio equo e solidale sono in grande difficoltà, così come tanti piccoli produttori e numerose cooperative sociali.
Ad aver avuto, invece, un grande successo pare siano stati proprio i valori ed i messaggi che l’E.S. ha disseminato e diffuso in questi anni e ad averli maggiormente adottati -più o meno convintamente- sono state le imprese e le aziende che l’E.S. ha sempre criticato e contestato. Per molte di queste si tratta di squallide operazioni di greenwashing con evidenti scopi di guadagno, per altre invece l’adesione a principi di maggior attenzione all’ambiente (ma in alcuni casi anche a questioni di equità sociale e welfare aziendale) ha comportato la conversione di intere linee produttive quando non dei processi organizzativi.
Il movimento dell’E.S. deve fare i conti con i propri limiti, con quanto in questi 30 anni non ha saputo realizzare, e deve fare i conti con un mondo che è completamente cambiato.
E’ il momento di interrogarci per capire quali iniziative e progetti hanno avuto successo e come reperire risorse finanziarie senza dipendere solo dai bandi delle varie fondazioni, ma è anche il momento di porsi domande scomode: ha ancora senso parlare di E.S. in contrapposizione all’economia convenzionale ? E cosa dunque, oggi, la caratterizza? Ha ancora senso portare avanti azioni e strategie nate 20 o 30 anni fa? Ci sono le possibilità e la volontà di innovarsi, di sperimentare letture nuove e nuove direzioni? E’ condiviso il desiderio di uscire dalla nicchia, di superare barriere, di saper interloquire con (ed anche imparare da) altri mondi sociali, economici e non?
Può riuscire l’E.S. a superare la dicotomia tra la necessità di trovare coesione, senso di appartenenza, forme di rappresentanza ed il movimentismo più radicale (soprattutto nei GAS) dove ogni forma di organizzazione (e quindi di intermediazione, di rappresentanza) viene vissuta con fastidio e diffidenza?
Siamo “di parte” e ci permettiamo di scrivere in premessa che per noi l’E.S. è un patrimonio di cui il mondo ha bisogno ma non ci appassiona la prospettiva di rimanere tenaci custodi di “visioni” ormai datate né di impegnarci per fare solo opera di testimonianza e restare meno che residuali sul piano economico, politico e forse anche sociale. Sediamoci un momento… parliamone.
Obiettivo Specifico
- Far conoscere RIES, e le iniziative che RIES sta realizzando, alle realtà del nostro territorio
- Far conoscere a RIES le realtà, i progetti, l’organizzazione dei Distretti e delle altre realtà di Economia Solidale del nostro territorio
- Proporre un’occasione per riflettere su alcune questioni rilevanti per il movimento dell’economia solidale:
- Quanto le nostre reti ed i nostri percorsi riescono ad essere incisivi ed efficaci sul piano economico (direttamente o influendo sull’economia di mercato), su quello culturale e politico, su quello ambientale?
- Cosa oggi può caratterizzare l’economia solidale in modo chiaro e condiviso da tutte le persone e realtà che ad essa fanno riferimento? Non è necessario aggiornare il nostro modo di vedere il mondo ed i nostri orizzonti?
- Come sviluppare le azioni e le proposte di economia solidale attraverso forme nuove ed efficaci di sinergia e collaborazione (tra i distretti e le altre reti, tra territori e associazione nazionale)?
Attività
- Dove: nei territori di Varese e Como
- Quando: tra metà settembre e metà ottobre
- Come: attraverso 2 workshop e 2 tavole rotonde Primo workshop a Villa Guardia (durante la fiera: L’Isola che c’é) sugli obiettivi 1 e 3 (il 16 o 17 settembre) Secondo workshop da tenersi a Varese sugli obiettivi 1 e 2 nella settimana successiva. Una giornata da tenersi a Saronno a inizio ottobre per raccogliere gli spunti e le riflessioni dei 2 workshop e discuterne in modo collettivo e con l’aiuto di alcuni esperti.
Risorse e Costi
Il costo preventivo comprende le spese per gli spazi in cui si terranno gli eventi (ca. 400 euro, tenendo conto che per il workshop a “L’Isola che c’è” non sono previsti costi), gli eventuali rimborsi spese agli esperti che interverranno (ca. 300 euro), i costi per la promozione dell’iniziativa (500 euro) e quelli per il coffee-break ed il pranzo dell’ultima giornata così da tenere bassa la quota pro-capite richiesta (ca. 400 euro).