“Reti di Comunità Solidali e Competenti: pratiche di SostenAbilità e Cura” è il nuovo progetto capitanato da ARCS Culture Solidali – finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso 2/2020) – che si propone di coinvolgere oltre 2.500 persone tra attivistə, volontarə, dirigentə delle reti territoriali, rappresentantə del terzo settore, studentessə universitarə, giovanə, interessatə al mondo del volontariato, della cooperazione internazionale e ai temi della sostenibilità.

 

2.500 persone e 20 territori da coinvolgere attraverso 12 moduli formativi da remoto e 4 residenze con workshop tematici. Eppure i numeri non dicono tutto del nuovo ambizioso e complesso progetto promosso da Arcs insieme a diverse realtà sociali (Fairwatch in collaborazione con la Ries, Patatrac, Tamat, Pax Christi, A Sud Cooperazione ed Ecologia, Comune-info, Laudato Sì e Arci Aps) e rivolto a donne e uomini impegnati in percorsi di solidarietà, volontariato e cooperazione internazionale: si tratta infatti di mettere insieme idee e pratiche per prendersi cura, qui e ora e in tanti modi diversi, dei territori

Un vero e proprio percorso “di ripartenza”, così inteso dai tanti partner che lo animeranno, molti dei quali già protagonisti insieme del progetto di successo “P come Partecipazione”[1] che durante e dopo il lockdown ha realizzato numerose attività info-formative online di grande successo,  offrendo diversi strumenti teorici e pratici che hanno permesso ai partecipanti di riconfigurare la vita quotidiana, le attività lavorative e le attività di assistenza in un quadro di un contesto di resilienza nelle comunità e di ripristino del benessere come priorità rispetto alla crescita socioeconomica.