Il 7 maggio 2023 a Preganziol provincia di Treviso si è svolto il Forum Territoriale dell’Economia Solidale delle province di Treviso e di Venezia, organizzato dalla RIES in collaborazione con DES OltreConfin. Un incontro che ha visto la partecipazione dei referenti delle realtà rappresentate in RIES nazionale.

Ad ospitare l’assemblea patrocinata dal comune di Preganziol la Biofattoria Rio Selva tra i soci fondatori del DES OltreConfin e da 60 anni in prima linea sul tema biologico/innovazione/cultura.

Erano presenti GIT Venezia e GIT Treviso, Bilanci di Giustizia, alcuni GAS, coop El Tamiso e Rete HUMUS, Associazione Decrescita e Movimento Decrescita Felice, soci delle realtà cooperatice del commercio equo delle due province.

I lavori sono incominciati alle 10 per concludersi alle 13 prima del pranzo comunitario al quale hanno partecipato anche i soci del DES che hanno così potuto essere aggiornati e allineati.

Due i principali obiettivi che la Rete nazionale si è prefissata: sostenere il riemergere di collegamenti sul territorio, con incontri e mappature relazionali e capire in che modo poter contribuire e sostenere lo sviluppo locale di comunità solidali e circuiti altreconomici, per i prossimi anni, investendo le proprie energie nei e tra territori.

Il confronto della mattina – condotto con il metodo del cerchio della parola- è stato suscitato da una domanda generatrice: quali percorsi di convergenza tra esperienze equo-solidali diverse per riuscire a concretizzarle nel locale? Chiaramente il punto di partenza sono le pratiche di ogni entità, pratiche molto spesso impegnative e totalizzanti che rischiano di concentrare troppo l’attenzione della singola realtà su aspetti puntuali e sublimizzati perdendo di vista l’organicità di una strategia globale di economia solidale locale.

Gli spunti apportati dal cerchio e dall’intelligenza collettiva sono stati i seguenti:
1) investire reciprocamente e insieme sul piano educativo e culturale a favore della sintesi tra le nuove generazioni giovani e quelle precedenti
2) passare dai singoli ambiti/pratiche/progetti a processi e sistemi territoriali (progetti>processi>sistemi territoriali) che appunto sistematizzino e allarghino le visuali di ogni realtà ma anche che godano del ricchissimo know-how di ciascuna di esse
3) questi sistemi potrebbero essere caratterizzati da a] una sinergia-in-azione che porti anche all’apertura verso la parte di società “convenzionale” e verso i ”lontani” b] meno protocolli e più spazio alla creatività culturale generatrice c] uscita dall’ottica ristretta da “parrocchietta” d] un lavoro costante multilivello sul cambiamento per andare tutti insieme verso un trans-umanesimo e] una conoscenza reciproca delle realtà territoriali partecipanti per arrivare a compromettere i propri interessi a favore di un bene comune più grande che potremo chiamare economia solidale territoriale.

Si è chiesto di portare a Roma le seguenti istanze:
1) consapevolizzarsi dell’importanza strategica dell’operare delle micro-realtà RIES e farne modelli e modellazione
2) aumentare il coraggio del proporsi all’esterno per diventare humus culturale e centri di aggregazione.

Dopo il pranzo il pomeriggio è proseguito con l’agro-ecologo Nicola Manno della coop El Tamiso e della Rete Humus con cui si sta arrivando all’introduzione e diffusione nei tessuti sociali dei Sistemi di Garanzia Partecipata IFOAM applicata alle realtà agricolo-produttive del FORUM TERRITORIALE.

Siamo rimasti di istituire un primo canale comunicativo di FORUM TERRITORIALE e di aggiornarci con i contributi dell’assemblea RIES di fine maggio. Il terreno è fertile, i tempi sono maturi!

Gli incontri lungo la nostra penisola proseguiranno nei prossimi mesi, con l’intento – da parte della RIES – di favorire la partecipazione e raccogliere gli stimoli dai vari territori al fine di integrarli in una strategia comune.


Photo credit: Dario Dal Ben