Ogni volta che qualcuno mette in discussione la necessità dell’esistenza del denaro, cominciano discorsi sulla realtà e le utopie.
Il denaro forse non sarà tutto ma di certo è una realtà, non se ne può fare a meno, ci viene detto. …eppure, nella storia, quella realtà non è sempre esistita e non è affatto probabile che esista per sempre. Il denaro non è neppure una cosa. Lo sono le banconote, certo, ma il denaro è una relazione, un modo di connettere attività produttive e sociali tra le persone. Solo che quelle relazioni in un pezzo di carta o di metallo non si vedono più, vengono astratte.
Nasconde molte cose, il denaro. Una di quelle più importanti, oggi, è il suo costo. Lo spiega, in modo semplice ed esemplare, questo articolo di Mag4 Piemonte raccontando, come in una sorta di caccia al tesoro, di quel che nascondono lo scontrino di un supermercato e il finanziamento di una banca.
Le Mutue di Autogestione esistono da oltre 40 anni in Italia, la prima è nata a Verona nel dicembre del 1978, ma sono meno di dieci. Perché? Perché sono l’esperienza di finanza critica (ed etica) territoriale più impensabile (ma concreta e attiva) in una società dove l’accumulazione di denaro è più importante della vita delle persone, in un sistema in cui la fiducia è un disvalore se non una colpa, dove non dobbiamo sapere che utilizzo viene fatto dei nostri risparmi e dove salvare una banca è più importante che salvare un pianeta.